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A ogni prodotto il giusto strumento

Strumenti di applicazione

Si fa presto a dire applicazione! Perché sia portata a termine a regola d’arte non serve solo orientarsi sul giusto prodotto; altrettanto essenziale è, infatti, scegliere gli strumenti più appropriati.

Pennello, rullo, frattazzo, ma anche spruzzo – convenzionale ed airless – sono i principali, e individuare quello davvero adatto alle proprie necessità dipende da diversi fattori: come la superficie da trattare, o il risultato che si desidera ottenere.

Passiamoli rapidamente in rassegna per scoprirne le caratteristiche e individuare a colpo sicuro quello più adatto alle diverse esigenze.

Il pennello

Piatti, tondi, a ventaglio… A seconda dell’uso, possono avere diverse forme, dimensioni e setole di natura animale o sintetica (le più comuni sono in fibra di nylon): queste ultime, che possono essere personalizzate e adeguate alle caratteristiche dei prodotti, sono indicate ad esempio per smalti e vernici ad acqua.

Se il formato è grande il pennello si definisce pennellessa o plafone, e il suo uso è ideale per le pareti o le grandi superfici; se è più piccolo assicura precisione su superfici discontinue o dalle dimensioni limitate, come cancellate e serramenti. Quanto all’applicazione, affinché sia uniforme richiede un ripetuto incrocio delle passate, così che il materiale sia distribuito in tutte le direzioni.

In genere sono applicabili con questo strumento tutti i prodotti a fondo e le pitture.

Il rullo

Veniamo ora a un alleato perfetto per interventi su grandi superfici piane grazie alla sua elevata resa operativa: il rullo, che può essere ricoperto di fibre di varia lunghezza naturali o sintetiche. Quelli a pelo lungo, con fibre dai 18 ai 21 mm, si prestano soprattutto a pitture riempitive su supporti ruvidi; quelli a pelo medio a pitture lisce su supporti lisci, come il cartongesso; quelli a pelo corto per finiture di pregio o decorative su supporti lisci, mentre quelli a pelo rasato per smalti al solvente o vernici bi-componenti all’acqua.

Prima dell’uso, i rulli nuovi andrebbero ripassati con nastro adesivo per rimuovere le fibre non perfettamente ancorate. Sarebbe opportuno, inoltre, arrotondarne i bordi con le forbici per evitare di lasciare sul supporto evidenti segni dovuti a una eccessiva pressione dell’attrezzo sulla superficie e alla conseguente sovrapposizione di materiale.

La rifinitura si ottiene distribuendo il prodotto senza premere troppo il rullo contro la parete e senza farlo scorrere troppo velocemente, orientando l’ultima rullata dall’alto verso il basso. Spesso occorre l’uso complementare di un pennello per piccoli ritocchi e raccordi.

Il frattazzo

Definito anche frattone, taloscia, manara o spatola, viene utilizzato sia per la stesura, sia per la rifinitura o lisciatura di prodotti pastosi di natura minerale o sintetica quali stucchi, intonachini o rivestimenti a spessore. Di forma tradizionalmente rettangolare, può essere in acciaio, acciaio inox, plastica o spugna. Per gli effetti decorativi si usa di forma trapezoidale, con angoli arrotondati.

Le dimensioni disponibili sono diverse, e variano a seconda delle necessità. Il modello dentato viene impiegato per la stesura dei rasanti impiegati nei sistemi di isolamento termico o per l’applicazione dei prodotti autolivellanti per pavimenti.

Lo spruzzo convenzionale

Questo metodo sfrutta aria compressa a bassa pressione, che atomizza la pittura e la porta sulla superficie da verniciare. Si usa per aree ridotte, perché in presenza di strutture con geometria complessa si può rilevare un consumo di prodotto sensibilmente superiore rispetto a quello teorico.

Lo spruzzo airless

Ecco infine un sistema che, in determinate situazioni, aiuta le particelle di prodotto a depositarsi efficacemente sulle superfici grazie all’assenza di miscelazione con l’aria compressa. Il suo meccanismo si basa sulla pressione del fluido da spruzzare per mezzo di una pompa che può raggiungere fino a 250 bar: passando attraverso il foro dell’ugello il prodotto si divide in piccole gocce che si posano sul supporto da verniciare. Rispetto all’applicazione convenzionale, quella a spruzzo airless ha una portata superiore e la possibilità di applicare maggiori spessori grazie alla esigua diluizione del prodotto: in ambienti occupati, però, richiede una scrupolosa protezione delle superfici adiacenti alle zone di lavoro.

Per approfondire maggiormente il tema degli strumenti di applicazione, richiedi il “Manuale pitture e vernici per edilizia” di Assovernici.