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Migliore pittura per interni: come individuarla?

Non esiste una migliore pittura per interni in assoluto: questa deve essere identificata in base a una serie di criteri che, con l’ausilio dei nostri esperti, illustriamo in questo articolo

Migliore pittura per interni

Le pitture e vernici per edilizia includono alcune tipologie principali di soluzioni tra cui primer e fondi, rivestimenti e pitture per esterni, coloranti, smalti per interno ed esterno e pitture per interni. Fino a qualche decennio fa scegliere un prodotto di finitura era piuttosto semplice: la calce, nelle sue varie forme, era il prodotto in assoluto più utilizzato. Un forte impulso alla diversificazione ed al miglioramento delle caratteristiche delle finiture per interni è arrivato dalla possibilità di utilizzare polimeri di natura sintetica che, a partire dal dopoguerra, hanno permesso la diversificazione ed il proliferare di varie categorie di prodotti vernicianti per interno. Oggi, quindi, essendo la scelta molto vasta, non esiste una soluzione unica, che possa essere considerata la migliore pittura per interni. La pittura migliore per le singole applicazioni ed esigenze dovrà essere identificata in base a differenti criteri:

  1. stato e natura del supporto su cui si applicherà la pittura per interni;
  2. condizioni ambientali che caratterizzano la specifica applicazione;
  3. destinazione d’uso dell’ambiente, che può determinare la necessità di adottare pitture con particolari caratteristiche;
  4. necessità di tipo economico, che orienteranno la scelta verso soluzioni più convenienti o verso prodotti nella fascia del top di gamma, anche a livello prestazionale;
  5. aspetto estetico desiderato e atteso: ad esempio, alcune tipologie di pitture possono essere realizzate in tutti i colori, altre solo in colori pastello, come vedremo più avanti.

Prima di procedere con l’analisi di questi criteri, è necessario fare chiarezza sulla terminologia e specificare che le pitture utilizzate per la tinteggiatura degli interni sono costituite da quattro tipologie differenti tra loro:

  1. tempere
  2. pitture traspiranti
  3. pitture lavabili
  4. smalti

La differenza sostanziale tra i vari tipi di pittura citati è rappresentato dal PVC, ovvero il rapporto tra la quantità di pigmenti e cariche e la quantità di pigmenti, cariche e legante utilizzati nella formulazione, espresse in volume. Tempere e pitture traspiranti vengono formulate con un basso contenuto di legante, evitano l’effetto condensa e sono ideali per la tinteggiatura di ambienti con presenza di umidità più elevata come box, scantinati, bagni e cucine. Queste pitture hanno un ottimo potere riempitivo ma una bassa resistenza all’abrasione umida e non possono essere colorate se non in tinte tenui. Le pitture lavabili e gli smalti, essendo formulati con un elevato contenuto di legante, vengono utilizzati prevalentemente per la tinteggiatura di ambienti di pregio o dove sia necessario avere un grado di lavabilità più elevato. Hanno un potere riempitivo più basso, maggiore resistenza all’abrasione a umido e un potere coprente più elevato. Con queste pitture è inoltre possibile realizzare tutti i colori, anche quelli più saturi e intensi.
Non esiste quindi una migliore pittura per interni adatta a tinteggiare tutti gli ambienti ma più soluzioni, da scegliere in base alle caratteristiche ideali per tinteggiare correttamente i diversi ambienti.

Migliore pittura per interni: scegliere in base alla tipologia di supporto

La migliore pittura per interni può essere selezionata in base al tipo di supporto sul quale si dovrà lavorare. La prima distinzione è tra:

  • Supporti nuovi
  • Supporti già trattati

I supporti nuovi permettono un’ampia scelta di finiture e pongono parametri meno restrittivi rispetto ad altre soluzioni. Per queste superfici è consigliato usare prodotti di buona qualità formulati con una adeguata quantità di legante, in quanto questo strato fungerà da base per i successivi interventi manutentivi che sfrutteranno questa applicazione iniziale per garantire una corretta adesione alla parete. Analizziamo di seguito alcuni esempi di supporti nuovi:

  • Cartongesso: si tratta di superfici costituite da pannelli uniti tra loro mediante stuccatura. Il cartongesso è un materiale fortemente assorbente, che richiede l’impiego di un’idropittura formulata con una buona quantità di legante, buono potere riempitivo e opaca, per nascondere visivamente le criticità della stuccatura e favorire una forte adesione tra film applicato e superficie;
  • Gesso: utilizzato in edilizia per la finitura di pareti lisce o con particolari effetti estetici, presenta caratteristiche che lo rendono un naturale regolatore di umidità, garantendo la salubrità degli ambienti. Prima di tinteggiare le pareti in gesso, bisogna assicurarsi che siano perfettamente asciutte e che la rasatura sia perfettamente liscia. È opportuno, perciò, utilizzare prodotti di qualità e a granulometria fine;
  • Stucco: su queste superfici sono idonei prodotti di finitura a granulometria molto fine o di aspetto satinato/lucido. Questi, tuttavia, richiedono una cura molto meticolosa della stuccatura, ricorrendo anche alla carteggiatura per ottenere la completa uniformità della superficie.

Per i supporti già trattati, è necessario distinguere tra:

  • Pareti con presenza di strati di pittura di natura sconosciuta: prima di applicare ulteriori soluzioni, è necessario verificare la natura del prodotto presente e se questo consente una ricopertura diretta;
  • Pareti con morfologia disomogenea: in questo caso è preferibile applicare cicli a spessore, in grado di mascherare i difetti.

Migliore pittura per interni: scegliere in base alle condizioni ambientali

Anche le condizioni ambientali influenzano la scelta della migliore pittura per interni, come nei seguenti esempi:

  • Presenza di umidità: può generare condensa e problemi quali macchie, efflorescenze, muffe e cattivi odori. Le superfici a contatto ricorrente con acqua possono essere trattate con pitture impermeabili, mentre gli ambienti soggetti a picchi ricorrenti di elevata umidità traggono vantaggio dall’utilizzo di pitture a film non “continuo”, ossia le pitture traspiranti o semi-lavabili opache;
  • Presenza di muffa: per prevenirla è possibile utilizzare pitture anticondensa oppure, se ciò non fosse sufficiente, specifiche soluzioni antimuffa;
  • Fumo: se sulle pareti sono presenti macchie dovute a contaminazioni di natura diversa, come fumo, nicotina e grassi, è opportuno utilizzare pitture specifiche come le pitture antimacchia o le pitture antifumo.

Migliore pittura per interni: scegliere in base alle funzioni d’uso dei locali

Le pitture per interni devono essere scelte in base al modo in cui gli ambienti vengono utilizzati. Vediamo due esempi:

  • Gli ambienti pubblici possono richiedere di essere trattati con smalto murale, almeno sulle superfici ad altezza uomo, per conferire proprietà particolari a seconda delle necessità – ad esempio facilità nella pulizia delle superfici – o di particolari norme di legge;
  • Utenza debole: i colori possono giocare un ruolo importante ed essere scelti per influire positivamente sul benessere psicologico. La presenza in un ambiente abitativo di persone soggette ad allergie o a intolleranze, invece, potrà richiedere l’utilizzo di prodotti a base minerale o prodotti sintetici testati su base allergologica.

Migliore pittura per interni: scegliere in funzione dei costi

Privilegiare prodotti di sicura qualità, selezionati in funzione dei corretti cicli, consente sempre di ottenere ottimi risultati. Scegliere solo in base al prezzo può condurre alla realizzazione di lavori non ottimali e dalla scarsa durata.

Migliore pittura per interni: quali prodotti scegliere per le superfici non murali?

Le superfici metalliche e in legno fanno parte dell’arredo mobile e fisso, presente negli ambienti interni. Per questi materiali sono disponibili numerose soluzioni, quali smalti e trattamenti per il legno, anche a base di acqua, di facile pulizia e che non richiedono una conoscenza di tecniche particolari per l’applicazione.