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Pitture certificate HACCP: indispensabili per locali adibiti alla lavorazione e vendita di generi alimentari

Pitture certificate HACCP: scopri con Assovernici normative e caratteristiche di queste soluzioni

Le pitture certificate HACCP rientrano nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia e sono utilizzate per la decorazione di locali dedicati alla lavorazione, allo stoccaggio e alla vendita di prodotti alimentari.

HACCP, acronimo di “Hazard Analysis and Critical Control Points”, è un protocollo di prevenzione che ha lo scopo di evitare la possibile insorgenza di problematiche igieniche e/o sanitarie e di tutelare conseguentemente la salute degli operatori e dei consumatori. La prima codifica normativa in Europa risale al 1933 con la direttiva 43/93/CEE (recepita in Italia con il D. Lgs. 26 maggio 1997 n. 155, ora abrogato). Questa normativa è stata sostituita dal Regolamento CE 178/2002 e dal Regolamento CE 852/2004.

Il protocollo HACCP viene normalmente adottato in tutti quei luoghi dove si lavorano ed immagazzinano prodotti alimentari, quali: laboratori di preparazione come panifici, caseifici e relativi punti vendita, ristoranti, trattorie e mense, bar, pub, birrerie, enoteche ecc.

Quali sono le superfici che richiedono l’uso di una pittura certificata HACCP?

In tutti i locali adibiti alla lavorazione e alla manipolazione di alimenti, tutte le superfici devono necessariamente essere realizzate con materiali il più possibile lisci, facili pertanto da lavare, pulire, disinfettare e che siano resistenti all’attacco chimico. Dovranno inoltre presentare una buona resistenza all’abrasione per evitare possibili inquinamenti.
Per quanto riguarda invece le superfici grezze, tra quelle coinvolte nella scelta delle pitture certificate HACCP rientrano i pavimenti, i soffitti, le pareti, le porte e i serramenti in generale. Le strutture mobili e/o temporanee come i distributori automatici di bevande o snacks, frigoriferi ecc. non sono invece interessati.

Nello specifico:

  • Porte: devono essere trattate con smalti, meglio se lucidi o semilucidi, per ottenere una superficie liscia, non assorbente e quindi facile da pulire e disinfettare.
  • Soffitti: devono essere realizzati in modo da impedire la formazione ed il ristagno di condensa e la formazione di muffa.
  • Pavimenti: devono essere realizzati con materiali esenti da sostanze tossiche, resistenti all’abrasione e agli urti, facilmente lavabili e resistenti agli agenti.
  • Pareti: devono essere trattate con materiali non tossici e resistenti, facilmente lavabili.
  • Finestre e serramenti: devono essere progettate affinché non si presentino zone dove si possa accumulare acqua o sporco, predisponendo anche delle barriere contro gli insetti.  

Pitture certificate HACCP: quali caratteristiche devono presentare?

Al fine di evitare possibili contaminazioni degli ambienti e dei prodotti alimentari in essi presenti e/o lavorati, manipolati o immagazzinati, le pitture certificate HACCP devono rispondere a determinati criteri quali:

  • assenza di sostanze nocive nel formulato;
  • resistenza all’abrasione ed alle sollecitazioni meccaniche in genere;
  • bassa permeabilità all’acqua;
  • buona resistenza ai detergenti utilizzati per la pulizia delle superfici;
  • facilità di pulizia;
  • durabilità superiore rispetto alle normali pitture murali.

Il mantenimento dell’igiene dei locali e dei prodotti alimentari presenti viene garantito quindi grazie alle caratteristiche della pittura che viene utilizzata. I committenti finali pertanto, dovranno necessariamente tenere conto della certificazione HACCP per verificare l’idoneità delle pitture da impiegare negli ambienti destinati al settore alimentare.

Quali sono le norme che disciplinano l’utilizzo delle pitture certificate HACCP?

Il Regolamento CE 852/2004 riprende i principi della certificazione HACCP attraverso regole in grado di garantire livelli standard di igiene e di sanificazione elevati all’interno degli ambienti dove si preparano, lavorano, trasformano, conservano, o consumano prodotti alimentari.
Il Regolamento stabilisce anche che, per ottenere l’efficace applicazione delle procedure basate sul sistema HACCP, è necessaria una stretta collaborazione e l’impegno di tutti i dipendenti che lavorano nel settore alimentare. È dunque necessaria e richiesta una formazione specifica. Il sistema HACCP si prefigge come obiettivo quello di aiutare gli operatori del settore alimentare ad acquisire nozioni e utilizzare pratiche finalizzate ad assicurare un livello elevato di sicurezza alimentare. Tale sistema tuttavia, non deve essere concepito come un meccanismo di autoregolamentazione che va a sostituire i controlli ufficiali svolti normalmente dalle Autorità competenti.

La Norma UNI 11021 è la norma italiana che classifica i prodotti vernicianti in ambienti con presenza di alimenti e più nello specifico le pitture certificate HACCP. La Norma definisce inoltre i requisiti e relativi metodi di prova per le pitture e le vernici per pareti e soffitti di ambienti dove sono presenti generi alimentari. La determinazione delle sostanze organiche volatili, la cessione di odore e la presa di sporco sono i requisiti essenziali per cui viene richiesta l’idoneità. Altri requisiti sono: la resistenza al lavaggio e a particolari agenti di lavaggio e disinfezione, la resistenza alla formazione di muffa, di macchie, ecc. A seconda delle prove superate sarà fornita un’indicazione specifica di utilizzo del prodotto verniciante testato.

Cattiva informazione sulle pitture certificate HACCP

Negli ultimi anni si stanno diffondendo sul mercato diverse tipologie di idropitture che dichiarano una maggiore versatilità all’utilizzo in ambienti ove avviene la lavorazione/manipolazione di alimenti: viene dichiarata una generica conformità con il regolamento HACCP e/o presunte proprietà antimicrobiche e antibatteriche in conformità a quanto previsto dalla norma ISO 22196/2011. È necessario tenere presente che tali riferimenti non risultano idonei ad attestare le caratteristiche di tali prodotti in quanto il regolamento HACCP si riferisce alla sicurezza igienica di locali/superfici dove ci sono degli alimenti, a differenza delle ISO 22196 che fa riferimento alla determinazione dei batteri sulle materie plastiche e su delle superfici non porose perfettamente lisce, e quindi non adatta alle idropitture.

Assovernici: il riferimento per la corretta informazione sulle pitture e vernici

Le norme, se correttamente applicate, consentono di individuare criteri ben precisi da tener presente al fine di valutare l’idoneità o meno di una determinata pittura o rivestimento per uno specifico lavoro di pitturazione di ambienti interni e/o esterni. In caso di dubbio e per approfondire il tema delle normative pitture e vernici, è possibile richiedere a questo link il “Manuale pitture e vernici per edilizia” di Assovernici.