Assovernici: allarme per la carenza di materie prime
La mancanza di disponibilità di materie prime strategiche da cui dipende l’Italia e in generale l’Europa è accompagnata da un’escalation dei prezzi. È allarme tra le imprese del settore vernici
Perdura la difficoltà di reperire imballi e molte materie prime come solventi, additivi, resine, pigmenti fondamentali per la produzione di vernici per l’edilizia e soprattutto per l’industria. È questa la segnalazione di Assovernici, l’Associazione che rappresenta i produttori di pitture e vernici per edilizia, produttori di vernici in polvere per l’industria e vernici liquide per l’industria. Con l’obiettivo di garantire la continuità del business, le imprese associate stanno compiendo notevoli sforzi per reperire i componenti ed assicurarsi le forniture necessarie in questo momento di forte domanda da parte del mercato, ma programmare le date di consegna risulta sempre più difficile.
Accresce lo squilibrio tra domanda e offerta e aumentano i prezzi delle materie prime
È il paradosso dell’era post Covid: aumenta il portafoglio ordini delle aziende che tuttavia non sono in grado di produrre a sufficienza. E dal profondo squilibrio, dato da una forte crescita della domanda e un’offerta insufficiente, i prezzi salgono alle stelle. È il caso, ad esempio, delle materie prime, del polistirolo, di catalizzatori e diluenti. Per gli imballi: dopo la plastica cresce soprattutto la banda stagnata, indispensabile per contenitori metallici di ogni tipo. I rialzi non risparmiano nessuno e colpiscono trasversalmente tutte le filiere.
Quali sono le principali cause della mancanza di disponibilità di materie prime ?
Uno scenario che sta mettendo in ginocchio la catena di fornitura dei principali comparti, in Italia, in Europa e nei mercati globali. Quali sono le cause? La risposta è complessa e le ragioni molteplici. Le principali sembrano essere la forte domanda di materie prime e di imballaggi in tutti i settori manifatturieri, prima in Cina e successivamente in Usa, le dichiarazioni di forza maggiore da parte di vari fornitori dovute anche a chiusure di impianti e incidenti. Permangono inoltre serie difficoltà di trasporto, soprattutto di quello marittimo che, insieme all’aumento dei prezzi, complica la possibilità di ricevere materie prime e ostacola le esportazioni.
La corsa agli incentivi ha fornito un importante impulso all’edilizia, ma aumentano i costi
Infine, ci sono gli effetti della corsa agli incentivi: le maxi detrazioni come il 110% o il bonus facciate del 90% hanno dato un nuovo importante impulso all’edilizia, ma l’incremento delle attività connesse, ad oggi risulta tra le possibili concause della saturazione del mercato.
Il clima di estrema incertezza continua a destare profonda preoccupazione tra le imprese, dal momento che per i prossimi mesi non si prevedono segnali di stabilizzazione ed il trend di aumento dei costi non sembra volersi arrestare a breve.