Rivista del Colore: prospettive e tendenze mercato vernici

Intervista a Andrea Codecasa, responsabile settore industria Assovernici

Dopo la brusca frenata imposta dalla pandemia, il mercato delle pitture e vernici per l’edilizia e per il mondo dell’industria sta tornando a crescere. Tutti gli indicatori sono positivi, ma le aziende dovranno confrontarsi con la necessità di rivedere la propria organizzazione interna per far fronte a una domanda che sarà sempre più flessibile e volatile. Un panorama nuovo, che impone anche alle associazioni uno sforzo per fornire ai propri associati strumenti utili a comprendere, con rapidità, le opportunità e gli scenari.

Andrea Codecasa è il coordinatore del Comitato Industria di Assovernici. A lui abbiamo chiesto di fornirci un aggiornamento sulle evoluzioni del settore, fra ripresa del mercato e nuove sfide all’orizzonte.

Dopo il 2020, anche il 2021 è stato un anno complicato, che ha visto però la ripresa dell’economia. Come sta andando il mercato delle pitture e delle vernici? Quali sono le prospettive e quali i principali trend in atto?

«La ripresa c’è ed è innegabile. Tutti i settori del nostro mercato, che si tratti di comparto industria (liquidi e polveri) ed edilizia stanno facendo segnare trend di crescita, con l’esclusione del settore dell’automotive, fortemente penalizzato dalla difficoltà di reperire le materie prime. Questa positività generale coinvolge anche il nostro Paese. Tuttavia, non si può non notare che la crescita, forse perché arriva dopo mesi di stallo, fa registrare un ritmo che definirei frenetico. Ciò significa che occorre non solo guardare con cautela alla ripresa, ma soprattutto prendere coscienza del fatto che il quadro macro-economico è cambiato e che alcune certezze a cui eravamo abituati nel passato potrebbero non tornare a manifestarsi»

Ci spiega meglio cosa intende quando parla di flessibilità?

«Fino a ieri, le aziende erano abituate a confrontarsi con commesse magari meno corpose, ma programmate o programmabili. Molte forniture si inquadravano all’interno di accordi di lungo periodo, regolati da contratti pluriennali, che facilitavano l’organizzazione del lavoro. Adesso, la situazione è mutata. Gli ordini arrivano senza un ritmo regolare e la richiesta è discontinua. Per questo, va cambiato l’approccio imprenditoriale».

State vivendo anche voi la difficoltà di approvvigionamento della materia prima?

«Purtroppo sì. Si registrano ritardi nel reperimento di resine, pigmenti o additivi. A volte, sono dovuti a fattori terzi. Ad esempio, la carenza di imballaggi. Ad incidere è, inoltre, la situazione complessa dei trasporti. Per questo le aziende hanno di fronte una trasformazione logistico-organizzativa. Un cambiamento che impatta persino il marketing, che dovrà abituare il cliente finale a non pretendere più tutto e subito».

Deve cambiare il flusso produzione-magazzino-cliente?

«Per anni si è lavorato sull’evoluzione di un modello fondato sul just in time. Il tempo fra produzione e acquisto si è via via assottigliato, in una sorta di flusso diretto. Dal bisogno alla soddisfazione quasi in istantanea. Oggi, invece, la guerra dei prezzi sui materiali e la difficoltà a reperire materia prima, per effetto della pandemia così come delle nuove logiche imposte dalla green economy, ci indicano la necessità di tornare al passato. Di ricominciare a fare magazzino, sia di materie prime che di prodotti lavorati, per evitare che le filiere siano danneggiate in maniera sempre più strutturale»

Recentemente Assovernici ha avviato una collaborazione con Cerved per analizzare i principali settori di destinazione dei prodotti vernicianti.
Perchè? Quali i vantaggi?

«Insieme al Cerved abbiamo affrontato lo sviluppo di una serie di analisi di mercato, realizzate con riferimento al mercato di destinazione dei nostri prodotti (strutture metalliche e scaffalature, apparecchi di illuminazione e radiatori, cisterne e impianti di climatizzazione). L’anno prossimo proseguiremo con un focus sulle porte e finestre in metallo e sulle macchine agricole e movimento terra. Questo tipo di indagini si stanno rivelando estremamente utili per le imprese associate perché consentono di focalizzare i trend mercato in diversi settori specifici, che impiegano, ovviamente, prodotti vernicianti. Parliamo, insomma, di uno strumento prezioso per la pianificazione delle attività. In questo, crediamo che il ruolo dell’associazione sia determinante»

La sostenibilità è un argomento fondamentale dei nostri giorni. Quali sono le principali tendenze in atto?

«La situazione sanitaria internazionale unita all’affermarsi di una nuova coscienza verso gli aspetti ambientali stanno portando le aziende a investire sempre di più nella ricerca, puntando allo sviluppo di materie prime nuove in grado di soddisfare le crescenti esigenze di sostenibilità. Ma anche e soprattutto sotto l’aspetto dei processi con l’obiettivo di ridurre i consumi. Così, ad esempio, se nelle vernici liquide l’acqua sostituisce sempre più spesso i solventi, nel mondo delle polveri la ricerca si occupa principalmente della riduzione delle temperature di reticolazione per ottenere un maggiore risparmio energetico».