Le normative relative a pitture per interni ed esterni giocano un ruolo fondamentale per i progettisti, applicatori e committenti che desiderano identificare la soluzione verniciante più adatta al singolo progetto
Assovernici fornisce una panoramica completa delle principali normative sulle pitture per interni ed esterni, come principale strumento per comunicare le caratteristiche di un prodotto verniciante
Le normative relative a pitture per interni ed esterni nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia forniscono delle indicazioni precise sui metodi da utilizzare per la determinazione delle proprietà principali dei prodotti vernicianti e la loro classificazione. Le norme inoltre permettono di redigere le specifiche tecniche per ogni singolo prodotto commerciale, documenti importanti e determinanti nelle varie fasi dell’attività tecnica e commerciale.
La classificazione delle pitture ottenuta grazie alle suddette normative risulta di fondamentale importanza per progettisti ed applicatori, in quanto permette di identificare la soluzione verniciante più adatta al caso specifico: non esiste infatti una migliore pittura per esterni o una miglior pittura per interni in assoluto; ma è necessario trovare la soluzione più adeguata per il singolo progetto, tenendo in considerazione determinate variabili, quali:
- la tipologia e lo stato del supporto;
- le condizioni atmosferiche e ambientali;
- l’aspetto estetico desiderato.
Tale classificazione rappresenta soprattutto un valido strumento per i committenti finali, in quanto permette loro di verificare se la pittura scelta soddisfa i requisiti richiesti e dichiarati.
In sintesi le norme, se correttamente applicate, consentono di individuare dei criteri ben precisi da tenere in considerazione al fine di valutare l’idoneità o meno di un determinato prodotto verniciante per uno specifico lavoro di pitturazione di ambienti interni e/o esterni.
Di seguito è riportata una sintetica descrizione delle principali normative relative a pitture per interni ed esterni.
Norma EN 13300: prodotti e sistemi di verniciatura all’acqua per pareti e soffitti interni
La norma EN 13300 pitture per interni è la normativa europea di riferimento per le pitture all’acqua per interno. La classificazione delle pitture e rivestimenti per interno si basa su caratteristiche che vengono definite attraverso l’applicazione di specifici metodi indicati nelle norme di riferimento.
- La brillantezza, detta anche gloss, viene determinata attraverso il metodo indicato all’interno della norma EN ISO 2813. La misurazione del grado di brillantezza avviene tramite un apposito strumento di misura, il gloss-metro. Il valore indicato, rappresentato dal rapporto fra la quantità di luce incidente e la quantità di luce riflessa, costituisce il livello di brillantezza. A seconda del valore rilevato, la pittura potrà essere definita lucida, satinata, opaca.
- La granulometria di una pittura viene determinata utilizzando il metodo indicato all’interno di due norme. Per i prodotti liquidi macinati a granulometria fine, si utilizza la norma ISO 1524 che specifica un metodo per definire la finezza di macinazione delle pitture e dei prodotti correlati fino ai 100 µm, impiegando uno strumento denominato “grindometro”. Per i rivestimenti murali a granulometria media e grossa, cioè oltre i 300 µm, si ricorre alle norme ISO 787-7 e 787-18. Quest’ultime prevedono l’utilizzo di setacci con reti metalliche di diverse sezioni per la valutazione del residuo di campione analizzato e la conseguente determinazione del tipo di distribuzione granulometrica del prodotto.
- Per determinare la resistenza all’abrasione a umido, si fa riferimento alla norma ISO 11998 che valuta lo spessore di prodotto asportato dopo un preciso numero di cicli di sfregamento effettuati con apposita spazzola. In base al valore trovato, viene associata al prodotto una classe di merito: la classe 1 identifica i prodotti molto resistenti, mentre i prodotti in classe 4 e 5 sono i meno resistenti.
- La norma ISO 6504-3 permette di determinare il potere coprente di un prodotto verniciante. Se un prodotto rientra in classe 1, significa che possiede un elevato potere coprente.
Norma EN 1062: classificazione dei prodotti per opere murarie in base alla natura chimica del legante
La norma EN 1062 pitture per esterni è la normativa europea di riferimento per le pitture e i cicli di verniciatura di opere murarie standard o in calcestruzzo per esterni. L’obiettivo di questa norma è quello di definire i criteri e le proprietà indispensabili da considerare per una scelta corretta della pittura o del rivestimento da utilizzare per il trattamento delle facciate, tenendo in considerazione alcune variabili esterne, come ad esempio lo stato del supporto.
Nella prima parte della Norma, le pitture per esterno vengono suddivise a seconda della loro composizione, definita in base alla natura chimica del legante, esempio:
- pitture a base di resine silossaniche;
- pitture a base di resine acriliche;
- pitture a base di silicati.
Ci sono inoltre delle norme, come la DIN 18363 tedesca, che approfondiscono maggiormente il tema, fornendo anche delle indicazioni sulla percentuale massima di legante secondario che può essere presente in una data formulazione, affinché il prodotto possa appartenere ad una determinata categoria rispetto ad un’altra (il caso classico è quello della resina acrilica contenuta in un prodotto ai silicati).
Sempre nella prima parte della norma EN 1062, un prodotto verniciante per esterni viene classificato sulla base dello stato fisico del legante che può essere in dispersione o in emulsione acquosa o anche in soluzione di un solvente organico.
Norma EN 1062: classificazione generale delle pitture per esterni
La classificazione delle pitture per esterno può essere svolta anche tenendo conto anche di altri aspetti, quali:
- grado di brillantezza, secondo EN ISO 2813. Come già accennato in precedenza, tale proprietà valuta l’aspetto superficiale del film di pittura applicato;
- spessore della pellicola applicata, secondo EN 1062-1;
- granulometria, secondo EN ISO 1524, ISO 787-7 e 787-18. Per pitture e rivestimenti che contengono particelle grossolane in quantità significative, utilizzate per ottenere effetti estetici speciali e/o elevati spessori;
- permeabilità al vapore acqueo, secondo UNI EN ISO 7783. Maggiore è il grado di permeabilità al vapore del film applicato, migliore sarà la protezione del sistema rivestimento/supporto nei confronti di alcuni tra i più comuni fenomeni di degrado delle facciate, ossia la formazione di muffe, alghe, funghi;
- permeabilità all’acqua, secondo UNI EN 1062-3. Questa norma misura la capacità del film di prodotto verniciante applicato di preservare il supporto dalla penetrazione dell’acqua. L’assorbimento d’acqua, oltre a causare fenomeni di degrado della facciata nel tempo, altera notevolmente la conducibilità termica della muratura (raffreddamento delle pareti);
- resistenza alle microfessurazioni, secondo UNI EN 1062-7. Le microfessurazioni rappresentano un problema funzionale importante in quanto permettono all’acqua e agli altri agenti inquinanti presenti di penetrare nella facciata con conseguente deterioramento;
- permeabilità all’anidride carbonica, secondo UNI EN 1062-6. É una caratteristica particolarmente importante da considerare nel caso di prodotti utilizzati per la protezione di strutture in cemento armato. Più il valore di permeabilità alla diffusione dell’anidride carbonica della pittura applicata è basso, tanto più la pittura risulterà efficace per la protezione delle strutture in CLS.
Per approfondire maggiormente il tema delle normative pitture e vernici, richiedi il “Manuale pitture e vernici per edilizia” di Assovernici.