COLORE & HOBBY – OBIETTIVO: OTTIMIZZARE LA FILIERA

L’analisi di Assovernici a proposito dell’andamento del comparto nello scorso anno e le previsioni per il 2025. Un quadro in cui il contenuto e le performance dei prodotti sono essenziali così come le alleanze tra produzione e distribuzione.

La sintesi di Assovernici del 2024 e la visione prospettica 2025 identificano i driver di crescita del comparto nell’implementazione di qualità, innovazione e sostenibilità e indicano come fattori nodali le prestazioni dei prodotti e la stretta collaborazione tra produttori e distributori. Ecco come lo spiega Roberto Aiello, responsabile del comitato settore edilizia dell’associazione italiana dei produttori di vernici.

Roberto Aiello, può tracciare per i nostri lettori una sintesi dell’andamento 2024 del comparto pitture e vernici per edilizia?

Il 2024 si è sviluppato all’interno di un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato da dinamiche globali e locali che hanno influenzato profondamente il settore delle costruzioni e, di conseguenza, quello delle pitture e vernici per edilizia.
In Italia, il comparto edilizio ha mostrato una netta distinzione tra settori in crescita e comparti in contrazione. Il valore complessivo della produzione nelle costruzioni ha raggiunto i 292 miliardi di euro, con il 76% rappresentato dalla manutenzione ordinaria. Tuttavia, il segmento residenziale ha subito una flessione significativa (-26,7%), principalmente a causa della fine degli incentivi fiscali. D’altra parte, il settore delle opere pubbliche ha registrato una forte crescita (+19,5%), sostenuto dagli investimenti infrastrutturali legati al PNRR. Per quanto riguarda il comparto specifico delle pitture e vernici per edilizia, i dati analizzati in Associazione evidenziano un trend di fatturato e volumi in calo rispetto al 2023.
Nonostante questo calo, il panel degli associati ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, con un’evoluzione dell’offerta che ha privilegiato soluzioni di maggior valore e più performanti.
Il quarto trimestre del 2024 ha confermato questa tendenza di stabilizzazione. L’andamento si è mantenuto stabile rispetto al 2023, indicando un consolidamento del mercato e il mese di dicembre ha segnato il miglior risultato degli ultimi tre anni, un segnale positivo per l’anno a venire. Il comparto sta dunque attraversando una fase di maturazione, in cui qualità, innovazione e sostenibilità stanno diventando i principali driver di crescita.

Ci sono differenze macroscopiche tra lo scenario italiano e quello internazionale?

Sì, il mercato italiano si distingue per una marcata dipendenza dagli incentivi fiscali, che negli anni precedenti hanno fortemente condizionato la domanda. La fine del Superbonus ha inevitabilmente portato a un ridimensionamento, con una maggiore selettività negli investimenti.
A livello internazionale, le dinamiche variano. In Europa, il mercato è più frammentato. La Germania sta affrontando una recessione tecnica, mentre paesi come Francia e Spagna hanno mantenuto una crescita più costante. Negli Stati Uniti, il comparto edilizio ha dimostrato maggiore resilienza, grazie a investimenti mirati nella riqualificazione urbana e nelle infrastrutture. In Cina, il rallentamento del settore immobiliare ha ridotto la domanda di materiali per l’edilizia, con ripercussioni sull’intera filiera produttiva. L’Italia, pur avendo registrato una flessione, sta puntando su una maggiore specializzazione del mercato e sulla qualità dei prodotti, elementi che potrebbero rivelarsi strategici per il futuro del settore e che distinguono il nostro panel di aziende associate.

Quanto hanno influito a costruire questo scenario le politiche legate ai Bonus per Edilizia? Cosa ci potrebbe auspicare in merito per migliorare le performance del settore?

Il Superbonus 110% ha avuto un impatto profondo sul settore, generando una crescita straordinaria e, al contempo, creando squilibri nel mercato. Il 2024 ha segnato una fase di normalizzazione, con un calo fisiologico nei volumi e una riorganizzazione dell’offerta.
L’uscita dagli incentivi ha comportato un ridimensionamento della domanda, soprattutto nel residenziale, che aveva beneficiato maggiormente del Superbonus. E, poi, ha causato una selezione naturale degli operatori, con una maggiore attenzione alla qualità degli interventi e all’affidabilità delle aziende. Ancora, ha generato un riequilibrio del mercato, che sta gradualmente riducendo la dipendenza da misure straordinarie e trovando nuovi punti di stabilità. Per garantire una crescita più sostenibile, sarebbe utile implementare un modello di incentivazione più strutturato, che premi interventi di qualità, con un focus su efficienza energetica e innovazione tecnologica. In cordata con altre associazioni della filiera, Assovernici si è attivata per sollecitare la continuità delle politiche di sostegno che, evitando brusche interruzioni o modifiche, potrebbe fornire maggiore sicurezza agli investitori e agli operatori del settore.

Quali sono stati nel dettaglio gli andamenti dei diversi comparti dei prodotti vernicianti per edilizia?

Il 2024 ha segnato un’evoluzione significativa del mix di prodotti, con una crescente attenzione verso soluzioni ad alte prestazioni e sostenibili. Nel caso delle pitture per interni ed esterni il mercato si sta spostando verso prodotti più tecnici, con una maggiore enfasi sulla durabilità e sulle performance. Per quanto concerne i sistemi a cappotto, il segmento ha risentito della fine degli incentivi, ma continua a essere un riferimento fondamentale per l’efficienza energetica. A proposito dei cicli antimuffa possiamo affermare che la domanda è in crescita.

Quali sono gli interventi o le azioni che potrebbero rendere più efficienti gli attori della filiera, per esempio, i distributori o gli artigiani?

L’ottimizzazione della filiera è un tema centrale per garantire competitività e sostenibilità nel lungo termine. Alcune azioni chiave potrebbero includere la digitalizzazione
della distribuzione, per rendere la logistica più efficiente e ottimizzare la gestione degli ordini e la formazione tecnica con aggiornamento continuo per applicatori e rivenditori, in modo da garantire un’adozione più rapida delle nuove tecnologie e metodologie di applicazione. Si dovrebbe realizzare una maggiore sinergia tra produttori e distributori, con partnership strategiche per migliorare il servizio e la qualità dell’offerta e l’adozione di standard qualitativi più elevati, per assicurare la durata e l’efficacia dei prodotti nel tempo.
Le aziende associate ad Assovernici stanno già investendo in queste direzioni, con l’obiettivo di costruire una filiera più efficiente e orientata all’innovazione.

Quali sono le evoluzioni prospettiche del comparto?

Il comparto delle pitture e vernici per edilizia è in continua evoluzione e si sta orientando verso tre direttrici fondamentali. La prima è quella della sostenibilità e dell’innovazione, dove la domanda di prodotti certificati e a basso impatto ambientale è in crescita, spingendo le aziende a investire in formulazioni sempre più ecocompatibili. Poi c’è la direttrice del consolidamento del mercato, in base al quale le aziende più strutturate stanno intensificando gli investimenti in tecnologia e ricerca per adattarsi all’evoluzione normativa in costante cambiamento, mentre le realtà più piccole potrebbero incontrare difficoltà nel competere. Per finire, si va verso la specializzazione e la ricerca di qualità: il settore si sta spostando verso prodotti ad alto valore aggiunto, capaci di garantire prestazioni elevate e migliorare il comfort abitativo.
Le aziende associate ad Assovernici stanno giocando un ruolo chiave in questa trasformazione, investendo in ricerca e sviluppo per offrire soluzioni sempre più avanzate, sostenibili e performanti. L’obiettivo è costruire un settore competitivo, in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato con prodotti affidabili, certificati e innovativi.