Assovernici: dopo la conferma dei dazi sul biossido di titanio cinese il settore va incontro a gravi rischi
Milano, 9 gennaio 2024. Facendo seguito all’approvazione da parte del Parlamento Europeo della proposta della CE di imporre dazi antidumping sulle importazioni di biossido di titanio (TiO2) proveniente dalla Cina, in data odierna è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il relativo Regolamento di Esecuzione.
Assovernici, l’Associazione che rappresenta a livello nazionale i principali produttori di prodotti vernicianti per edilizia ed industria, esprime il proprio disappunto attraverso un nuovo comunicato, in cui evidenzia come i dazi rappresentano una grave minaccia per la competitività di molti fabbricanti di vernici che operano sul territorio nazionale.
La recente risoluzione dimostra una visione miope e parziale del problema che tralascia le conseguenze e gli impatti effettivi sulle catene di fornitura, frutto di un approccio distante dall’economia reale. Il titanio cinese continuerà infatti a essere protagonista, senza alcun vincolo legato ai dazi, nella distribuzione in Europa di pitture a marchio di aziende perlopiù multinazionali che producono fuori dall’UE; e, sempre con provenienza extra europea, lo sarà anche in forma di semilavorato. Sarà così penalizzata, soprattutto in Italia, l’economia delle piccole e medie imprese, che producono esclusivamente sul territorio nazionale e che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese.
Queste conclusioni si basano, a monte, su diverse considerazioni: a partire dal ruolo primario che il biossido di titanio riveste per tutto il comparto, la cui tassazione comporterà, inevitabilmente, un effetto inflattivo a catena in un mercato stagnante, così come un aumento di costi.
Il TiO2 è infatti un componente fondamentale e ampiamente utilizzato nel settore dei rivestimenti: è adottato, ad esempio, nei manufatti da costruzione e in particolare nelle pitture per l’edilizia, per la verniciatura di automobili e altri veicoli, ma anche nel campo della nautica e dello yachting ed in quello degli imballaggi metallici. Noto per il suo elevato indice di rifrazione, questo pigmento bianco si distingue per la capacità di offrire una eccellente opacità, garantendo una copertura ottimale delle superfici. Oltre a questo, il biossido di titanio svolge un ruolo cruciale nella protezione contro i raggi UV, preservando l’integrità e la durata dei rivestimenti. Attualmente, non esistono alternative disponibili per la sua sostituzione. È perciò importante sottolineare che il costo del biossido di titanio costituisce una parte significativa di quello totale delle materie prime utilizzate per la formulazione dei rivestimenti: rappresentando fino al 40% del costo dei prodotti vernicianti.
Data questa premessa, non è difficile immaginare in che misura i dazi ora approvati minaccino i settori a valle e la vitalità del settore delle vernici: che, in UE, vale ben 33 miliardi di euro l’anno e dà lavoro a oltre 150.000 persone. La tassazione del prodotto cinese peserà notevolmente su un mercato che è già in difficoltà e comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei prodotti vernicianti.
Un pericolo concreto è inoltre rappresentato dalla potenziale apertura del mercato europeo all’importazione di soluzioni vernicianti più competitive rispetto a quelle prodotte all’interno del continente, perché formulate con TiO2 cinese non soggetto a dazi antidumping. Non solo: anche a livello internazionale, i rivestimenti realizzati in Europa finiranno con il perdere attrattiva e quote.
Evidenziamo in ultimo la contraddizione che sta per prendere forma ora che la proposta della Commissione Europea è stata pubblicata: saranno infatti avvantaggiati i grandi produttori globali di TiO2, a scapito dell’economia reale dei territori e degli utilizzatori locali che operano a valle della filiera.