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Tinteggiatura interna: quali sono i problemi ed errori ricorrenti?

Scopri con gli esperti di Assovernici come si esegue correttamente una tinteggiatura all’interno, evitando i problemi ed errori

vernici per edilizia e falsi claim

Per la tinteggiatura interna i più frequenti errori e problemi sono da attribuire ai seguenti fattori:

  1. valutazione non corretta delle condizioni del supporto che ha come conseguenza, l’impossibilità di scegliere la migliore pittura per interni da utilizzare; 
  2. scelta del ciclo di verniciatura non idoneo;
  3. scarsa professionalità dell’applicatore, che porta ad errate modalità di posa in opera del prodotto verniciante scelto.

É necessario valutare con attenzione quali sono le condizioni reali del supporto da trattare, ai fini della durata del sistema protettivo: supporti di diversi materiali, supporti nuovi ed esistenti, supporti con problematiche specifiche, quali formazione di condense e muffe, richiedono tutti l’adozione di un ciclo verniciante diverso tra i tanti rientranti nell’offerta di pitture e vernici per l’edilizia presenti sul mercato. Una volta scelto il ciclo verniciante più idoneo, è fondamentale che la realizzazione del lavoro venga effettuata in modo corretto da persone formate, in grado di considerare i tempi, le modalità e le condizioni climatiche ideali per effettuare la tinteggiatura, anche tra un prodotto e l’altro del ciclo. Se non vi è un controllo di questi tre fattori, è molto probabile che la tinteggiatura delle superfici poste all’interno, in apparenza un lavoro privo di grandi incognite, presenti nel tempo spiacevoli sorprese nei risultati e nelle prestazioni.

Nei paragrafi a seguire, gli esperti di Assovernici illustrano quali sono le cause alla base dei principali problemi di tinteggiatura interna e le soluzioni più idonee da adottare per evitarli e superarli.

Tinteggiatura interna: problemi dovuti ad una insufficiente dilatazione

I prodotti vernicianti, se correttamente diluiti, sono in grado di assicurare una dilatazione ottimale in relazione al tipo di supporto ed al suo assorbimento. Al contrario, una loro scorretta diluizione può provocare una insufficiente dilatazione che provoca spesso inestetismi caratterizzati dai segni riconoscibili dell’attrezzo utilizzato per stendere la pittura sul muro. Questa situazione si può verificare soprattutto se a svolgere il lavoro sono applicatori non professionisti e/o occasionali.

Tinteggiatura interna: i distacchi

Il distacco della pittura applicata dal supporto può essere causato da una analisi non corretta dello stato del supporto e/o da una applicazione non idonea del prodotto verniciante utilizzato. Le principali cause dei distacchi sono:

  • applicazione della pittura su intonaco o vecchie pitture che tendono a spolverare: la pittura applicata, soprattutto se contiene elevate quantità di legante, tende ad aderire alla polvere piuttosto che al supporto. Il solo modo per eliminare questo tipo di problema è quello di raschiare tutto ed effettuare il lavoro da capo, partendo da un supporto opportunamente pulito e preparato per l’applicazione del prodotto;
  • applicazione di una pittura lavabile su fondo precedentemente trattato con più strati di pitture traspiranti/tempera: in questo caso, si crea uno strato esterno alquanto coeso, separato dall’intonaco sottostante costituito da uno strato inconsistente di diversi strati di tempera, che causa il distacco immediato della pittura lavabile anche prima dell’essicazione completa della nuova pittura. Per prevenire questo problema, è opportuno rimuovere gli strati preesistenti fino al supporto, spolverare, applicare un fissativo e infine applicare ex novo la pittura lavabile;
  • distacchi dalle rasature a gesso: questo problema si presenta normalmente quando la finitura viene applicata sul fondo a gesso senza aspettare che questo sia completamente asciutto e perfettamente indurito. Questo errore nella gestione dei tempi di sovrapposizione, quando cioè il fondo non ha ancora sviluppato le caratteristiche minime di resistenza meccanica necessarie per la buona riuscita dell’intervento, causa una serie di enormi problemi;
  • distacchi per effetto dell’umidità di risalita: l’umidità degrada in genere il supporto cementizio o gessoso e la pittura stessa, causandone il distacco. Nelle situazioni più gravi è accompagnata anche dalla comparsa di muffa. Per evitare questo problema, è necessario intervenire prima dell’applicazione dei prodotti, eliminando cioè le cause che hanno portato ad avere l’umidità di risalita e poi applicare un ciclo verniciante idoneo.

Tinteggiatura interna: presenza di zone disomogenee con brillantezza diversa

Le cause principali della presenza di zone con brillantezza non omogenea, evidenziabili specialmente su soffitti e pareti di certe dimensioni con luce radente, sono dovute normalmente a:

  • applicazioni di spessori eccessivi di prodotto in una singola mano;
  • mancato rispetto dei tempi di essicazione tra uno strato e l’altro;
  • applicazioni non omogenee e/o utilizzo eccessivo del fissativo;
  • assorbimenti diversi tra le varie parti delle superfici da trattare.

Tali inestetismi sono eliminabili adottando le seguenti precauzioni:

  • applicando semplicemente uno strato ulteriore di pittura sulla zona in questione, se l’entità del problema è modesta;
  • nel caso in cui il problema fosse più grave, è più opportuno applicare uno strato di fondo pigmentato idoneo.

Tinteggiatura interna: gli sbiancamenti/decadimenti delle tinte

Gli spazi interni sono normalmente esposti alla luce solare che entra da vetrate e finestre. Se l’esposizione è particolarmente forte, le pareti subiscono un inevitabile degrado nel tempo, tra cui la perdita del tono colore. Per alleviare tale problema, è sufficiente in genere chiedere all’operatore di riformulare la tinta applicata utilizzando paste colorate contenenti pigmenti più resistenti e ridipingere le zone interessate dal problema. Tuttavia, è sempre meglio valutare in via preventiva quale potrà essere l’esposizione delle pareti interne e scegliere quindi un prodotto di qualità dotato di buone caratteristiche di durabilità nel tempo.

Tinteggiatura interna: la formazione di muffe

La muffa compare in genere sulle pareti interne di un locale prevalentemente a causa della condensa dovuta a ponti termici o insufficiente ventilazione, più raramente a causa dell’umidità di risalita. Per questi casi esistono diverse soluzioni, tra cui la pittura anticondensa.

È possibile contrastare questo fenomeno operando in diversi modi, tra cui:

  • se la causa è un’insufficiente ventilazione del locale situato all’interno, è possibile trovare una soluzione per smaltire l’umidità che si forma, adottando ad esempio un sistema di ventilazione meccanica controllata, oppure dedicando il giusto tempo all’areazione degli ambienti. Successivamente, sarà sufficiente un ripristino delle superfici interessate con prodotti idonei per risolvere in modo permanente il problema;
  • se la causa è un cattivo isolamento termico, sarà più difficile poter intervenire. In questo caso sarà possibile far fronte al problema adottando una soluzione che in molti casi è solo temporanea, ossia l’applicazione di pitture specifiche resistenti alla muffa.

Tinteggiatura interna: formazione di efflorescenze saline

Le efflorescenze saline possono portare al completo sgretolamento della parte superficiale dell’intonaco e della pittura applicata. Per far fronte a questo problema è possibile:

  • intervenire con cicli di ripristino, eliminando cioè quello degradato e rifacendo totalmente l’intonaco, se la situazione non è particolarmente grave;
  • intervenire con specifici cicli di risanamento anti-umido, se la situazione risulterà particolarmente grave.

Tinteggiatura interna: graffiature e depositi di sporco, come eseguire i ritocchi

Il ritocco viene eseguito per porre rimedio ai danni che le tinteggiature hanno subito a seguito di graffiature e depositi di sporco. Questo particolare intervento non può essere sempre fatto senza che si evidenzino variazioni cromatiche rispetto alla tinteggiatura realizzata. L’esito dell’operazione mascherante delle riprese parziali è difatti influenzato da molteplici fattori, tra cui:

  • qualità dei prodotti e quantità di legante presente;
  • sistema di applicazione e lotti di produzione della pittura differenti;
  • tonalità ed intensità dei colori;
  • diluizione del prodotto;
  • natura e differente assorbimento delle superfici interessate;
  • condizioni ambientali che accompagnano le fasi di applicazione e di essiccazione dei prodotti;
  • estensione dei ritocchi come numero e dimensione.

Dovrà essere pertanto un applicatore professionista a suggerire, caso per caso, se il ritocco sia da considerarsi la soluzione ottimale o non sarà il caso di trattare nuovamente la superficie.

Tinteggiatura degli interni: differenza di tinta in corrispondenza delle stuccature

Quando la natura del prodotto utilizzato per effettuare delle stuccature è molto diversa per grana e assorbimento dal resto della superficie, è possibile evidenziare sulla stessa, subito dopo l’essicazione della pittura, una differenza di tinta. Per evitare tale problema, è necessario utilizzare un prodotto avente una granulometria simile a quella dell’intonaco, osservando attentamente i tempi di maturazione indicati dal produttore prima di procedere all’applicazione del fissativo per uniformare gli assorbimenti.

Tinteggiatura interna: effetto lavagna, detto anche “lustraggio” sulle tinte forti

Non sempre, su colori abbastanza scuri può verificarsi il così detto lustraggio o “effetto lavagna”. L’applicazione di pitture aventi dei toni intensi di colore rende le superfici particolarmente sensibili allo sfregamento: basta semplicemente toccarle con un dito o con uno straccio che si segnano subito, come avviene appunto su una classica lavagna. Dato che è alquanto difficile rimediare a questo difetto estetico, è consigliato attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni del produttore.
Nel caso in cui il problema si presentasse in locali con transito sostenuto, sarà opportuno prevedere di proteggere le pareti soggette a tale situazione con specifici trasparenti protettivi opachi.